Come sempre alla fine ci perdono i cittadini....
Vediamo di analizzare bene come stanno le cose.
Come tutti sanno il prezzo del petrolio sta continuando a scendere inesorabilmente. Tale svalutazione è alimentata da questi 3 fattori: possibile aumento della produzione da parte dell'Iran, possibile rivalutazione del Dollaro e conseguente indebolimento della domanda.
A questa importante abbassamento dei prezzi del petrolio non c'è stato un proporzionale abbassamento del costo della benzina, almeno qui in Italia.
Ci basti riflettere che a giugno 2015, quando il prezzo del petrolio era di circa 53 Euro/barile e quello della benzina 1,75 Euro/litro, i prezzi della spesa per l'automobilista italiano sono scesi di 0,2/0,25 euro a fronte del dimezzamento del prezzo dell'oro nero.
Analizzerò poco sotto la serie storica dei prezzi, ma è subito importante dire che nel nostro amato stivale i prezzi della benzina sono gravati da innumerevoli accise che risalgono addirittura al 1935. Le potete trovare su wikipedia ma ne elenco alcune, le piu ridicole...:
Guerra in Abissinia
Alluvione di Firenze
Guerra in Libano
Terremoto dell’Irpinia
Disastro del Vajont
Rinnovo contratto Ferrotranvieri
Acquisto di autobus ecologici
Facendo qualche semplice calcolo matematico e sommando il carico di queste accise che al 1 gennaio corrispondono a circa 0,73 euro/litro, il costo della produzione industriale e con l'iva, il risultato è che lo Stato italiano incassa circa 1 euro al litro di ogni nostro rifornimento.
Qui sotto il grafico dal 2001 dei prezzi del greggio e della benzina italiana. benzina.png
Come potete osservare il prezzo della benzina non è sempre salito in modo proporzionato alla salita del prezzo del petrolio. Nel 2008 quando il greggio toccò i massimi in area 145 $ al barile, il prezzo della benzina in Italia raggiunse un massimo di 1,54 Euro al litro.
Qual era il motivo? Semplice: nel 2008 le accise sul carburante erano di 0,56 Euro al litro che sommate all'Iva di allora determinavano un prezzo del carburante molto molto più basso rispetto al prezzo di oggi.
Altra variabile che influisce sul prezzo della benzina italia è il prezzo della produzione. Le compagnie petrolifere con i prezzi del greggio cosi bassi devono aumentare i loro margini di guadagno.
C'è ancora un altro fattore da considerare. La questione moneta EURO.
Dalla data dell'entrata in vigore della moneta unica, i consumi, i salari/stipendi e i margini di guadagno delle aziende sono fortemente diminuiti. Altro danno è che lo Stato nel periodo ante-euro poteva contare su manovre di svalutazione o rivalutazione della Lira al fine di riequilibrare i bilanci (che peraltro all'epoca non erano sottoposti al controllo di Bruxell (leggi MERKEL) : ) Questo ha causato taglio delle spese e aumento delle tasse. In più un euro troppo forte per molti molti anni ha sfavorito la crescita dei bilanci di molte aziende che in passato erano forti nell'export.
La conclusione è che con l'incidenza dell'iva che è raddoppiata negli ultimi 30 anni e con l'aumento delle accise corrispondente a 0,2 Euro al litro rispetto a 15 anni fa, ne deriva che il prezzo del petrolio, che salga che scenda, non influisce quasi nulla sul prezzo pagato dagli automobilisti italiani.
Ma ormai (forse) non c'è più da stupirsi di niente.
Vediamo di analizzare bene come stanno le cose.
Come tutti sanno il prezzo del petrolio sta continuando a scendere inesorabilmente. Tale svalutazione è alimentata da questi 3 fattori: possibile aumento della produzione da parte dell'Iran, possibile rivalutazione del Dollaro e conseguente indebolimento della domanda.
A questa importante abbassamento dei prezzi del petrolio non c'è stato un proporzionale abbassamento del costo della benzina, almeno qui in Italia.
Ci basti riflettere che a giugno 2015, quando il prezzo del petrolio era di circa 53 Euro/barile e quello della benzina 1,75 Euro/litro, i prezzi della spesa per l'automobilista italiano sono scesi di 0,2/0,25 euro a fronte del dimezzamento del prezzo dell'oro nero.
Analizzerò poco sotto la serie storica dei prezzi, ma è subito importante dire che nel nostro amato stivale i prezzi della benzina sono gravati da innumerevoli accise che risalgono addirittura al 1935. Le potete trovare su wikipedia ma ne elenco alcune, le piu ridicole...:
Guerra in Abissinia
Alluvione di Firenze
Guerra in Libano
Terremoto dell’Irpinia
Disastro del Vajont
Rinnovo contratto Ferrotranvieri
Acquisto di autobus ecologici
Facendo qualche semplice calcolo matematico e sommando il carico di queste accise che al 1 gennaio corrispondono a circa 0,73 euro/litro, il costo della produzione industriale e con l'iva, il risultato è che lo Stato italiano incassa circa 1 euro al litro di ogni nostro rifornimento.
Qui sotto il grafico dal 2001 dei prezzi del greggio e della benzina italiana. benzina.png
Come potete osservare il prezzo della benzina non è sempre salito in modo proporzionato alla salita del prezzo del petrolio. Nel 2008 quando il greggio toccò i massimi in area 145 $ al barile, il prezzo della benzina in Italia raggiunse un massimo di 1,54 Euro al litro.
Qual era il motivo? Semplice: nel 2008 le accise sul carburante erano di 0,56 Euro al litro che sommate all'Iva di allora determinavano un prezzo del carburante molto molto più basso rispetto al prezzo di oggi.
Altra variabile che influisce sul prezzo della benzina italia è il prezzo della produzione. Le compagnie petrolifere con i prezzi del greggio cosi bassi devono aumentare i loro margini di guadagno.
C'è ancora un altro fattore da considerare. La questione moneta EURO.
Dalla data dell'entrata in vigore della moneta unica, i consumi, i salari/stipendi e i margini di guadagno delle aziende sono fortemente diminuiti. Altro danno è che lo Stato nel periodo ante-euro poteva contare su manovre di svalutazione o rivalutazione della Lira al fine di riequilibrare i bilanci (che peraltro all'epoca non erano sottoposti al controllo di Bruxell (leggi MERKEL) : ) Questo ha causato taglio delle spese e aumento delle tasse. In più un euro troppo forte per molti molti anni ha sfavorito la crescita dei bilanci di molte aziende che in passato erano forti nell'export.
La conclusione è che con l'incidenza dell'iva che è raddoppiata negli ultimi 30 anni e con l'aumento delle accise corrispondente a 0,2 Euro al litro rispetto a 15 anni fa, ne deriva che il prezzo del petrolio, che salga che scenda, non influisce quasi nulla sul prezzo pagato dagli automobilisti italiani.
Ma ormai (forse) non c'è più da stupirsi di niente.
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