vi copio un post trovato su fb in cui si discuteva delle scarse performance registrate di recente dai fondi hedge, spero possa interessare. Indice / esponente di Hurst: chi è costui?
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Nel mio post precedente, ho menzionato questo oscuro "coso" in associazione con le perdite pesanti di alcuni grandi fondi d'investimento internazionali.
La cosa sembra aver causato una qualche curiosità - da parte di pochi, putroppo. Non mi sorprende, dopotutto sono in pochi quelli che poi guadagnano qualcosa col trading, gli altri sono contenti di perdere e di credere alla mille menate, tipo: "è solo a causa dell'approccio psicologico" ecc. ecc.. quando è la pura matematica a condannarli alla perdita.
Ebbene, l'esponente di Hurst è un concetto matematico che si applica a tutti i campi della statistica, compresa l'analisi finanziaria.
E' un numeretto decimale, che va da 0 a (quasi) 1 ed indica quanto una serie di valori siano autocorrelati nel tempo. Può essere calcolato in vari modi e persino essere visualizzato su alcune piattaforme di trading. Ha l'aspetto tipico d'un indicatore tipo l'RSI e simili ed è quello in basso nel grafico allegato.
Traducendo in parole semplici per trader "da strada", indica quanto un prezzo futuro sia prevedibile in base ai prezzi dei giorni precedenti.
Ora probabilmente queste sembreranno ancora parole astratte, per cui vediamo come invece impattino PESANTEMENTE sul trading di chiunque, dal sempliciotto con "l'expert advisor" al trader tecnico, a quello fondamentale a persino il fondo d'investimento HFT.
TUTTI i metodi usati da qualunque trader hanno SOLO a disposizione una cosa: i dati del passato. Che sia solo un grafico, che sia un book o che sia la stagionalità delle commodity o che sia un bilancio aziendale, alla fine l'investitore od il trader ha sempre e SOLO informazioni sul passato.
Nonostante questa considerazione... per decenni non c'é stato alcun problema ad investire o a fare trading. Anzi, sono stati sviluppati tanti modi che, a partire dai prezzi passati, anticipavano quelli futuri o almeno la loro direzione (su / giù) con un accettabile grado di rischio.
Tutto questo grazie a questo esponente di Hurst, che per decenni è stato impostato ad un valore favorevole.
L'esponente di Hurst ha 3 punti focali:
1) Quando vale da 0 a 0,5 escluso, la serie di prezzi è "mean reverting", ossia tende a fare brevi escursioni salvo tornare indietro ad un valore medio.
2) Quando vale 0,5, la serie di prezzi è totalmente casuale, ha un moto "browniano" / di "random walk". Ossia, ***non esiste alcun sistema al mondo*** per prevedere i prezzi futuri. Questo è l'andamento tipico dei mercati detti "efficienti". Mercati in pratica non tradabili.
3) Quando vale più di 0,5, la serie di prezzi è "trending", ossia tende a fare ampie escursioni senza tornare ad un valore medio.
La cosa importante è che, sia nel caso 1) che nel 3), è ***possibile prevedere un prezzo a partire dal passato***. Questa non è una frase banale, anche perché implica la non validità della Teoria dei Mercati Efficienti, che è "tanta roba".
Il grafico allegato è naturalmente la serie storica dei prezzi di SPX a partire dagli anni 60. L'indicatore sottostante è una versione dell'esponente di Hurst dove lo zero rappresenta il caso 2, ossia quando il mercato è totalmente casuale e fatto di rumore, la zona superiore blu è il caso 3) con tendenza al trend e quelle inferiore rossa è il caso 1), ossia la tendenza a tornare alla media.
E' facile notare che il caso 3) sia stato massiccio per decenni, ossia i mercati erano davvero governati dai trend e quindi era statisticamente (e finanziariamente!) accettabile prevedere che il giorno dopo il mercato avrebbe proseguito il trend già in atto.
Da questo comportamento - lungamente ritenuto immutabile (!!!) - si sono sviluppati:
- Metodi di trading e/o analisi basati su incroci di medie mobili. E funzionavano, proprio e SOLO perché il mercato davvero continuava nella direzione degli incroci!
- Teoria sui ritracciamenti di Fibonacci, con l'attesa che il prezzo faccia preferibilmente ritracciamenti parziali.
- Indicatori di vario genere e tipo, che sono "lagging" o "in ritardo", proprio perché si basano sui prezzi passati a N periodi.
- Teorie e sistemi di trading "trend following" tra cui il famosissimo "Turtle Traders".
- In genere, sistemi di trading trend following basati su rotture di canali / bande, Donchian e Keltner ecc. ecc.
Come si vede, il blu ha funzionato benissimo per tanti anni, anni in cui effettivamente statisticamete era profittevole aspettarsi che il mercato proseguisse il trend in atto.
Si veda invece come negli ultimi anni abbiamo assistito dapprima ad una vera e propria "esplosione del rosso"... ossia i sistemi trend following hanno perso smalto ed ora è più profittevole usare strategie basate sul ritorno alla media. Concettualmente oscillatori / Bollinger Bands (ingressi al rientro e non all'uscita) e così via. All'atto pratico gli indicatori non funzionano più un gran che comunque, ma almeno rende l'idea della mutazione degli strumenti.
E' qui che si collocano i grandi fondi d'investimento. Per legge e per prassi, quelli hanno restrizioni stringenti. Spesso possono solo comprare (divieto di short), possono solo fare trading sistematico (e quindi prevedibile) ed alcuni si basano su metodologie trend following.
Non a caso i fondi sono sempre più in perdita. Semplicemente, hanno perso l' "edge" ossia il "vantaggio sul banco". Inoltre gli HFT a loro volta fanno le scarpe ai fondi non HFT, che considerano "balene bianche" di cui fare front running e caccia spietata persino negli Shadow Pool.
Ma anche gli HFT se la passano male. Non ci sono più spazi per fare trading senza rischio (arbitraggio sia tra titoli che inter-spread) e quindi devono includere un qualche tentativo di previsione... peccato che dopo un'ampio periodo di indice Hurst "rosso", negli ultimi anni i mercati si siano messi ad oscillare attorno a 0,5, ossia rumore PURO.
Il "noise trading" o "trading del rumore" o "trading con la monetina testa o croce" è la nemesi del trader. Qualsiasi strategia e money management adottati cessano d'avere un'impatto, d'avere un'aspettativa crescente. Invece, tradare il rumore significa guadagnare esattamente una media di zero - commissioni del broker.
Gli unici che si "salvano" sono coloro - una minoranza risibile - che per puro caso "giocano" tantissime teste / croci consecutive e hanno l'illusione d'avere un edge o strategia vincente.
Ossia è gente che ha avuto "sedere" o, in termini statistici, sono il frutto del "survivorship bias". Ossia, chi sopravvive perché ha inanellato una serie di manovre casuali fortunate e si auto-convince che sia grazie ad abilità o trading system vincente.
A questo punto diventa praticamente obbligatorio menzionare il celebre libro di Taleb: "Fooled by randomness".
Inutile dire che la piccola parte dei corsi di trading che non sono truffe esplicite, propongono quasi sempre metodologie basate su analisi tecnica rimasta ferma ai "tempi d'oro", ossia quando l'indice di Hurst era "blu".
Va detto che i trader retail, una volta tanto, sono avvantaggiati. A differenza degli istituzionali, hanno la libertà di cercarsi i sempre più rari mercati non invasi dagli HFT (tra i maggiori responsabili della distruzione della profittabilità nei mercati) perché troppo "sottili" o di nazioni ancora non abbastanza avanzate per attirare tali pratiche.
Tuttavia, vedo ancora tantissimi proprorre trading su titoli praticamente "market efficienti" (Indice = 0,5), magari con trading system trend following.
Tipici mercati quasi del tutto efficienti sono EUR/USD, le varie declinazioni di S&P 500, lo Stoxx, il Nikkei ed altri.
Fare soldi in modo sistematico in quei mercati è difficilissimo, anche se è stato anche dimostrato che un mercato può essere efficiente in modo complessivo ma non esserlo in ogni momento.
Questo fa sì che l'indice di Hurst a 252 giorni possa tranquillamente dire 0,5 ma che per una settimana il prezzo mostri un'atteggiamento di trend o ritorno alla media (entrambi tradabili).
Questo condanna i fondi comuni - tipicamente a lungo termine - ma permette a day e swing trader retail di poter ancora estrarre un po' di valore.
Tuttavia, perché fossilizzarsi ad esempio su EUR/USD che *solo a volte e senza saperlo prima* può ancora avere dei trend prevedibili, quando uno può cercarsi altri mercati che invece possono ancora offrire un trading più prevedibile?
Queste cose non le leggerete MAI dai venditori di corsi, spesso basati su metodologie valide negli anni 90 / primi 2000? Ora capite perché voi siete noise trader che perdono?
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Nel mio post precedente, ho menzionato questo oscuro "coso" in associazione con le perdite pesanti di alcuni grandi fondi d'investimento internazionali.
La cosa sembra aver causato una qualche curiosità - da parte di pochi, putroppo. Non mi sorprende, dopotutto sono in pochi quelli che poi guadagnano qualcosa col trading, gli altri sono contenti di perdere e di credere alla mille menate, tipo: "è solo a causa dell'approccio psicologico" ecc. ecc.. quando è la pura matematica a condannarli alla perdita.
Ebbene, l'esponente di Hurst è un concetto matematico che si applica a tutti i campi della statistica, compresa l'analisi finanziaria.
E' un numeretto decimale, che va da 0 a (quasi) 1 ed indica quanto una serie di valori siano autocorrelati nel tempo. Può essere calcolato in vari modi e persino essere visualizzato su alcune piattaforme di trading. Ha l'aspetto tipico d'un indicatore tipo l'RSI e simili ed è quello in basso nel grafico allegato.
Traducendo in parole semplici per trader "da strada", indica quanto un prezzo futuro sia prevedibile in base ai prezzi dei giorni precedenti.
Ora probabilmente queste sembreranno ancora parole astratte, per cui vediamo come invece impattino PESANTEMENTE sul trading di chiunque, dal sempliciotto con "l'expert advisor" al trader tecnico, a quello fondamentale a persino il fondo d'investimento HFT.
TUTTI i metodi usati da qualunque trader hanno SOLO a disposizione una cosa: i dati del passato. Che sia solo un grafico, che sia un book o che sia la stagionalità delle commodity o che sia un bilancio aziendale, alla fine l'investitore od il trader ha sempre e SOLO informazioni sul passato.
Nonostante questa considerazione... per decenni non c'é stato alcun problema ad investire o a fare trading. Anzi, sono stati sviluppati tanti modi che, a partire dai prezzi passati, anticipavano quelli futuri o almeno la loro direzione (su / giù) con un accettabile grado di rischio.
Tutto questo grazie a questo esponente di Hurst, che per decenni è stato impostato ad un valore favorevole.
L'esponente di Hurst ha 3 punti focali:
1) Quando vale da 0 a 0,5 escluso, la serie di prezzi è "mean reverting", ossia tende a fare brevi escursioni salvo tornare indietro ad un valore medio.
2) Quando vale 0,5, la serie di prezzi è totalmente casuale, ha un moto "browniano" / di "random walk". Ossia, ***non esiste alcun sistema al mondo*** per prevedere i prezzi futuri. Questo è l'andamento tipico dei mercati detti "efficienti". Mercati in pratica non tradabili.
3) Quando vale più di 0,5, la serie di prezzi è "trending", ossia tende a fare ampie escursioni senza tornare ad un valore medio.
La cosa importante è che, sia nel caso 1) che nel 3), è ***possibile prevedere un prezzo a partire dal passato***. Questa non è una frase banale, anche perché implica la non validità della Teoria dei Mercati Efficienti, che è "tanta roba".
Il grafico allegato è naturalmente la serie storica dei prezzi di SPX a partire dagli anni 60. L'indicatore sottostante è una versione dell'esponente di Hurst dove lo zero rappresenta il caso 2, ossia quando il mercato è totalmente casuale e fatto di rumore, la zona superiore blu è il caso 3) con tendenza al trend e quelle inferiore rossa è il caso 1), ossia la tendenza a tornare alla media.
E' facile notare che il caso 3) sia stato massiccio per decenni, ossia i mercati erano davvero governati dai trend e quindi era statisticamente (e finanziariamente!) accettabile prevedere che il giorno dopo il mercato avrebbe proseguito il trend già in atto.
Da questo comportamento - lungamente ritenuto immutabile (!!!) - si sono sviluppati:
- Metodi di trading e/o analisi basati su incroci di medie mobili. E funzionavano, proprio e SOLO perché il mercato davvero continuava nella direzione degli incroci!
- Teoria sui ritracciamenti di Fibonacci, con l'attesa che il prezzo faccia preferibilmente ritracciamenti parziali.
- Indicatori di vario genere e tipo, che sono "lagging" o "in ritardo", proprio perché si basano sui prezzi passati a N periodi.
- Teorie e sistemi di trading "trend following" tra cui il famosissimo "Turtle Traders".
- In genere, sistemi di trading trend following basati su rotture di canali / bande, Donchian e Keltner ecc. ecc.
Come si vede, il blu ha funzionato benissimo per tanti anni, anni in cui effettivamente statisticamete era profittevole aspettarsi che il mercato proseguisse il trend in atto.
Si veda invece come negli ultimi anni abbiamo assistito dapprima ad una vera e propria "esplosione del rosso"... ossia i sistemi trend following hanno perso smalto ed ora è più profittevole usare strategie basate sul ritorno alla media. Concettualmente oscillatori / Bollinger Bands (ingressi al rientro e non all'uscita) e così via. All'atto pratico gli indicatori non funzionano più un gran che comunque, ma almeno rende l'idea della mutazione degli strumenti.
E' qui che si collocano i grandi fondi d'investimento. Per legge e per prassi, quelli hanno restrizioni stringenti. Spesso possono solo comprare (divieto di short), possono solo fare trading sistematico (e quindi prevedibile) ed alcuni si basano su metodologie trend following.
Non a caso i fondi sono sempre più in perdita. Semplicemente, hanno perso l' "edge" ossia il "vantaggio sul banco". Inoltre gli HFT a loro volta fanno le scarpe ai fondi non HFT, che considerano "balene bianche" di cui fare front running e caccia spietata persino negli Shadow Pool.
Ma anche gli HFT se la passano male. Non ci sono più spazi per fare trading senza rischio (arbitraggio sia tra titoli che inter-spread) e quindi devono includere un qualche tentativo di previsione... peccato che dopo un'ampio periodo di indice Hurst "rosso", negli ultimi anni i mercati si siano messi ad oscillare attorno a 0,5, ossia rumore PURO.
Il "noise trading" o "trading del rumore" o "trading con la monetina testa o croce" è la nemesi del trader. Qualsiasi strategia e money management adottati cessano d'avere un'impatto, d'avere un'aspettativa crescente. Invece, tradare il rumore significa guadagnare esattamente una media di zero - commissioni del broker.
Gli unici che si "salvano" sono coloro - una minoranza risibile - che per puro caso "giocano" tantissime teste / croci consecutive e hanno l'illusione d'avere un edge o strategia vincente.
Ossia è gente che ha avuto "sedere" o, in termini statistici, sono il frutto del "survivorship bias". Ossia, chi sopravvive perché ha inanellato una serie di manovre casuali fortunate e si auto-convince che sia grazie ad abilità o trading system vincente.
A questo punto diventa praticamente obbligatorio menzionare il celebre libro di Taleb: "Fooled by randomness".
Inutile dire che la piccola parte dei corsi di trading che non sono truffe esplicite, propongono quasi sempre metodologie basate su analisi tecnica rimasta ferma ai "tempi d'oro", ossia quando l'indice di Hurst era "blu".
Va detto che i trader retail, una volta tanto, sono avvantaggiati. A differenza degli istituzionali, hanno la libertà di cercarsi i sempre più rari mercati non invasi dagli HFT (tra i maggiori responsabili della distruzione della profittabilità nei mercati) perché troppo "sottili" o di nazioni ancora non abbastanza avanzate per attirare tali pratiche.
Tuttavia, vedo ancora tantissimi proprorre trading su titoli praticamente "market efficienti" (Indice = 0,5), magari con trading system trend following.
Tipici mercati quasi del tutto efficienti sono EUR/USD, le varie declinazioni di S&P 500, lo Stoxx, il Nikkei ed altri.
Fare soldi in modo sistematico in quei mercati è difficilissimo, anche se è stato anche dimostrato che un mercato può essere efficiente in modo complessivo ma non esserlo in ogni momento.
Questo fa sì che l'indice di Hurst a 252 giorni possa tranquillamente dire 0,5 ma che per una settimana il prezzo mostri un'atteggiamento di trend o ritorno alla media (entrambi tradabili).
Questo condanna i fondi comuni - tipicamente a lungo termine - ma permette a day e swing trader retail di poter ancora estrarre un po' di valore.
Tuttavia, perché fossilizzarsi ad esempio su EUR/USD che *solo a volte e senza saperlo prima* può ancora avere dei trend prevedibili, quando uno può cercarsi altri mercati che invece possono ancora offrire un trading più prevedibile?
Queste cose non le leggerete MAI dai venditori di corsi, spesso basati su metodologie valide negli anni 90 / primi 2000? Ora capite perché voi siete noise trader che perdono?
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